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Visualizzazione dei post da agosto, 2010

Lettera di un docente precario

Leonardo Granatiero scrive all'"Unità": Gentilissima Direttrice, Le scrive un uomo di 34 anni, che tutti continuano a chiamare «ragazzo » solo per quel falso perbenismo, ovunque imperante, creato ad hoc pur di non svilire una gioventù mancata e ormai inutile. Sono un docente precario delle Superiori, che lavora con impegno, nonostante aspirasse ad altro, ad una carriera universitaria non tanto per motivi di lucro, ma semmai per cercare di capire cosa si cela dietro ogni altra cosa, un desiderio che ormai coltivo quasi in segreto, come fosse un peccato da nascondere, una perdita di tempo fine a se stessa, insomma, lettera morta. Ora sono qui, provocatoriamente, per chiedere risarcimento allo Stato. A quel paese che mi ha ingannato illudendomi che cultura e politica fossero valori fondamentali della democrazia, mentre ai diritti- doveri costituzionali si sono avvicendate le caotiche regole disciplinari ed indisciplinate della videocrazia. E ora cosa si deve fare con me e co