Post

Visualizzazione dei post da 2012

Quanto lavorano i professori

Immagine
Fonte: Corriere della Sera 1/12/2012
Le classi 4A e 4BT del Liceo Levi alla trasmissione "Le Storie" con Corrado Augias

Facciamo qualche calcolo sul servizio dei docenti e sulla loro retribuzione

Per sapere quante ore un docente svolge di lezione, bisognerà moltiplicare il numero delle 34 settimane per 18, queste sono le ore che per contratto il docente deve obbligatoriamente svolgere. Il prodotto su citato dà per risultato 612 ore di lavoro didattico in presenza degli allievi Mediamente, come scritto nelle delibere delle Giunte Regionali, nell’anno scolastico in corso, i docenti dovranno svolgere non meno di 205 giorni di lezione. Dividendo questo numero, che, vogliamo ricordare essere una media dei giorni di scuola svolti in tutte le Regioni italiane, comprendiamo che al docente toccano 34 settimane di servizio da svolgere con i propri studenti. Quindi per sapere quante ore un docente svolge effettivamente di lezione, bisognerà moltiplicare il numero delle 34 settimane (deliberate dalle Giunte regionali) per 18, queste sono le ore che per contratto il docente deve obbligatoriamente svolgere. Il prodotto su citato dà per risultato 612 ore di lavoro didattico in presenza de

Il sequestro preventivo delle scuole insicure

Casi di scuole in cattivo stato di manutenzione, pericolanti, ve ne sono a migliaia. Ogni città avrà almeno un paio di scuole non a norma di legge. Il popolo scolastico rischia ogni giorno la propria vita. Ed allora pensando al caso dell’Ilva di Taranto, dell’Italcementi ora, perché non ricorrere all’estrema ratio del sequestro preventivo anche per le scuole insicure? La competenza degli interventi di manutenzione straordinaria ed ordinaria in materia di edilizia scolastica è a carico dell’ente locale, proprietario degli immobili. Lo Stato ha recentemente conferito un pacchetto di finanziamenti volto a sanare una situazione di precarietà incredibile a livello di sicurezza. Ma questi lavori in molte realtà tardano ad iniziare e la situazione di insicurezza persiste. Con decreto motivato del Giudice su richiesta del P.M. “quando vi è pericolo che la libera disponibilità di una cosa pertinente al reato possa aggravare o protrarre le conseguenze di esso ovvero agevolare la co

Lettera molto seria di una insegnante al Ministro Profumo

Dal BLOG:  NON VOLEVO FARE LA PROF  di Mariangela Galatea Vaglio Lettera molto seria di una insegnante al Ministro Profumo Egregio Signor Ministro, ho letto come tutti la sua proposta di aumentare dall’anno prossimo a noi professori l’orario a 24 ore di docenza in classe. Gratis, naturalmente, nel senso che queste ore in più non saranno seguite da alcun aumento di stipendio. Ce lo chiede l’Europa, dice lei, per adeguarci agli standard degli altri paesi comunitari. E sarà vero, se Lei lo dice. Ma, da docente, non capisco perché, a questo punto, anche il mio stipendio non si dovrebbe adeguare a quello dei colleghi stranieri, che è notevolmente più alto. Ma anche lasciando stare i soldi, Egregio Signor Ministro, a farmi star male è proprio tutto il tono delle interviste da Lei rilasciate sull’argomento, a cominciare da quel “Con gli insegnanti ci vuole il bastone e la carota” citato nell’incipit. A casa mia il bastone e la carota sono cose che si usano con gli asini. Se Lei per pri
Scuola? Somma di luoghi comuni. Un dossier li sfata punto per punto

Replica alla Lettera del Ministro Profumo sull'attentato di Brindisi

Replica alla Lettera del Ministro Profumo   (di Ferdinando Goglia)   Caro Ministro e cari rappresentanti delle Istituzioni, vi scriviamo come insegnanti, lavoratori della scuola, come genitori, anche a nome dei nostri studenti, alunni e figli, cittadini italiani di oggi e di domani, a Voi che rappresentante le Istituzioni di questo Paese. Oggi siamo stati selvaggiamente colpiti, purtroppo non per la prima volta nella nostra pur travagliata storia unitaria e repubblicana (Claudia Cernigoj riferisce che a Trieste la scuola elementare slovena di San Giovanni fu due volte oggetto di attentati, nel 1969 e nel 1974, ma anche anche San Giuliano di Puglia o la scuola Diaz di Genova ci parlano di scuola e violenza), davanti ad un edificio pubblico nel quale ci stavamo recando sicuri di essere protetti, per imparare a diventare cittadini. Lei afferma di capire che dentro ciascuno di noi e tra i nostri studenti, alunni, figli, loro amici e compagni di classe possa nascere, assieme al dolore per l

L'assalto all'istruzione pubblica

Interessante intervento di Noam Chomsky (   linguista ,  filosofo  e  teorico della comunicazione   statunitense . Professore emerito di  linguistica  al  Massachusetts Institute of Technology ): http://znetitaly.altervista.org/art/4141 © The New York Times News Service /Syndacate  7-4-2012 Da ZNET – Lo spirito della resistenza è vivo www.znetitaly.org Fonte: http://  www.zcommunications.org/the-assault-on-public-education-by-naoam-chomsky . Originale : In These Times Traduzione di Maria Chiara Starace Traduzione © 2011 ZNET Italy – Licenza Creative Commons – CC BY-NC-SA  3.0

Nuova mostra presso lo Spazio Espositivo del Liceo Levi di Montebelluna

“Carlo Didonè: il processo creativo per la realizzazione di un'opera pittorica” http://expoliceo.blogspot.com/2012/03/mostra-presso-lo-spazio-espositivo.html

Due o tre cose sul progetto VALeS

Due o tre cose sul progetto VALeS  di Giorgio Tassinari da InchiestaOnLine 12 febbraio 2012  Apprendiamo da fonti di stampa che l’8 febbraio il ministro Profumo ha presentato ufficialmente il sistema di valutazione VALeS (che in latino significa stammi bene!) con il quale “si offre alle istituzioni scolastiche ed ai dirigenti scolastici del primo e del secondo ciclo di partecipare alla definizione di un processo che lega la valutazione ad un processo di miglioramento” (dal sito del ministero).  L’adesione al progetto da parte delle scuole è per il momento ancora volontaria, ma tutti gli atti del ministero (sia Gelmini che Profumo) e i documenti di indirizzo generale vanno nella direzione di far diventare obbligatoria la somministrazione dei test. E del resto nel decreto semplificazioni il governo ha ricompreso le prove Invalsi nell’ambito dell’attività ordinaria delle scuole.  Il cuore del progetto VALeS e la principale novità rispetto all’approccio “tradizionale” dell’I

L'urlo della scuola, il 23 marzo 2012

http://www.urlodellascuola.it/wp-content/uploads/2012/02/Appello-e-Vademecum-Urlo.pdf