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Visualizzazione dei post da maggio, 2011

Dal Piano dell'Offerta Formativa del Liceo Levi

- Il rendimento globale della nostra Scuola non si misura con il metro dell'efficientismo, come se si trattasse di un'azienda; si riconosce invece nella qualità e intensità degli stimoli profusi per valorizzare le risorse dell’alunno nella sua interezza (diligenza, intelligenza critica, capacità di iniziativa autonoma). Modello ispiratore è quello di una scuola intesa come sorgente di "progettualità formativa", capace di aiutare i giovani a "progettarsi" ovvero a valorizzare la loro attività intenzionale. - La qualità della nostra scuola non si misurerà, quindi, esclusivamente in termini di voto numerico e di profitto, ma anche alla luce dei parametri seguenti: clima costruttivo, opportunità, approfondimento e recupero, accettazione e condivisione dei ruoli e delle responsabilità propria di ciascuno.

Documento sottoscritto da 31 docenti del Liceo Levi sulle prove INVALSI

Documento Liceo Levi su INVALSI Al M.I.U.R. I sottoscritti docenti dell'I.S.I.S “Primo Levi” di Montebelluna (TV), considerato che: la posizione dei docenti non è di rifiuto di qualsiasi strumento valutativo, anzi vi è la convinzione della necessità di criteri guida comuni che nascano dalla esperienza quotidiana dell’insegnamento e da una riflessione, per altro da anni ormai maturata nella Scuola; sul tema della valutazione degli apprendimenti è necessario che si apra un serio confronto che coinvolga davvero tutte le componenti della scuola e che quindi tenga conto della complessità e della pluralità di aspetti che l’atto valutativo implica; non esiste alcuna norma che sancisca l’obbligatorietà per gli insegnanti di somministrare prove di valutazione predisposte da soggetti esterni al Collegio e agli organi collegiali competenti, nello specifico, le prove che l’INVALSI elabora per effetto del dettato istitutivo di cui all’art. 3 comma 1 lettera b della Legge 28 marzo 2003 n.