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Visualizzazione dei post da 2014

Ancora tagli alla scuola!

Tagli alla scuola 2015

CLIL

A quanto pare, alla follia ministeriale del ‘nuovo che avanza’ nella scuola proprio non c’è limite .  A furia di proposte indecenti spacciate per innovazione didattiche e metodologiche sono diventata più conservatrice di Margareth Thatcher e più ostinata nell’autodifesa di John Dumbar nelle praterie del Nebraska . L’ultima novità, in ordine d’arrivo è la   circolare n. 4969   dello scorso 25 luglio ,  per intenderci quella che impone il CLIL  ( Content and Language Integrated Language )  ovvero ,  in italiano ,  l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica, frutto avvelenato del riordino della scuola secondaria realizzato da Gelmini . Tradotto in parole povere :  da quest’anno, per legge, nel triennio del liceo linguistico e in tutte le classi quinte degli altri istituti superiori, una qualunque materia deve essere insegnata in inglese .  Se non è una materia intera, che sia almeno la metà .  Se proprio non si arriva alla metà che sia almeno un progetto i

Scuola? Somma di luoghi comuni Un dossier li sfata punto per punto

Scuola? Somma di luoghi comuni Un dossier li sfata punto per punto

Se vogliamo parlare di merito...

http://www.orizzontescuola.it/news/docenti-lavorano-1643-ore-annue-met-sono-sommerse-valgono-14mila-euro-se-vogliamo-parlare-merit

Gli insegnanti, eterni maltrattati

http://rstampa.pubblica.istruzione.it/utility/imgrs.asp?numart=2IAQIA&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1

Classi pollaio indegne di un paese civile

http://www.liboriobutera.com/2014/02/01/scuola-di-biagio-classi-pollaio-indegne-di-un-paese-civile/

L’ITALIA DICE NO ALL’INSEGNAMENTO DELLA STORIA DELL'ARTE

L’ITALIA DICE NO ALL’INSEGNAMENTO DELLA STORIA DELL'ARTE.  Fallito anche l’ultimo tentativo di reintrodurre le discipline storico-artistiche nella scuola italiana. Una vergogna nazionale Una manifestazione a favore della scuola Roma. Speranze deluse e nessuna resurrezione per la Storia dell’arte nelle scuole, uccisa dall’ex ministro Maria Stella Gelmini con la sua legge di riforma del sistema scolastico (nn. 133 e 169/2008) che ne ha cancellato o drasticamente ridotto l’insegnamento. Dagli anni 2009 e 2010, oltre all’abolizione degli Istituti d’arte, la riforma Gelmini ha imposto la riduzione delle discipline artistiche nei «nuovi» Licei artistici, la cancellazione di «Storia dell’arte» dai bienni dei Licei classici e linguistici, dagli indirizzi Turismo e Grafica degli Istituti tecnici e dei professionali; zero ore per i geometri; cancellazione di «Disegno e Storia dell’arte» dai bienni dei Licei scienze umane e linguistici; cancellazione di «Disegno e Storia dell’arte» dal «nuov

Treviso, la storia delle pantegane che mangiarono le nutrie - Lello Voce, Il Fatto Quotidiano

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/01/08/treviso-la-storia-delle-pantegane-che-mangiarono-le-nutrie/835366/

SCATTI D'ANZIANITA': la storia si può riassumere così... di Stefano d'Errico (Segretario nazionale dell'Unicobas Scuola)

Con il DLvo 29/93 il governo Amato, col placet di CGIL, CISL, UIL, privatizza il rapporto di lavoro della Scuola (ma non dell'Università, dei magistrati, dell'esercito, della sicurezza). Questa è il primo passo essenziale dell'impiegatizzazione del corpo docente. Prevede che non esista più il ruolo: l'icarico a tempo indeterminato era istituto dei precari, ma il ruolo era anche uno scudo a garanzia dell'autonomia professionale della funzione docente, a garanzia del rispetto del dettato costituzionale sulla libertà di insegnamento, tipico del lavoratore 'non subordinato' e professionale (valutabile, in caso di controversie, solo da chi ha competenze per farlo, nel nostro caso con i consigli di disciplina eletti previsti dai Decreti Delegati). L'eliminazione del ruolo, e la contestuale trasformazione del preside in 'datore di lavoro', prefigura già la trasformazione successiva di questa figura in 'dirigente' (ruolo aziandalista che confligg

Caro ministro Carrozza, la scuola soffre. Cosa c’è da chiarire? di Nicoletta Vallorani

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/01/06/caro-ministro-carrozza-la-scuola-soffre-cosa-ce-da-chiarire/833187/