Lettera al Prefetto di Treviso da Scuolandia
Il 12 marzo è sta letta pubblicamente in Piazza Borsa a Treviso la lettera che sarà consegnata al Prefetto di Treviso, con 236 firme di insegnanti, genitori e studenti, dal neonato Comitato Scuolandia.
Scuolandia si può trovare su Facebook e si riunisce di solito al giovedì alle 21 presso la sede ADL di vicolo Marco Polo a Treviso. Le riunioni sono aperte a tutti gli insegnanti, i genitori e gli studenti che vogliono collaborare per iniziative ed eventi a difesa della scuola statale.
Scuolandia è un comitato di coordinamento e mobilitazione per la difesa e la promozione della Scuola Pubblica Statale, in opposizione alla cosiddetta "riforma" del governo Berlusconi.
"Riforma" che ha tagliato qualità, servizi e posti di lavoro, finanziando con i soldi pubblici, in violazione della Costituzione Italiana, quella privata.
Ecco il testo della lettera che può essere inviata, con le opportune modifiche anche ad altre Prefetture.
Treviso, 12 marzo 2011
Gentile Signor Prefetto di Treviso,
siamo SCUOLANDIA, un gruppo di insegnanti, studenti e genitori della Scuola Pubblica della Provincia di Treviso che sta per costituirsi in Comitato.
Ci rivolgiamo a Lei, in quanto Ufficiale del Governo in questo nostro territorio, per due ragioni.
La prima riguarda il motivo per il quale abbiamo aderito alla manifestazione di oggi, 12 febbraio, convocata da molte realtà di base, al di là di ogni specifica appartenenza politica, in difesa della Costituzione della Scuola Pubblica.
Abbiamo moltissime ragioni per essere preoccupati sia per l'una che per l'altra.
Le attuali politiche del Governo, mettono a nostro parere in grave pericolo entrambe e, poiché, come Calmandrei, crediamo che la Scuola Pubblica possa a tutti gli effetti essere considerata un Organo Costituzionale, Le sarà facile comprendere come per noi le due cose coincidano.
Crediamo che sia nostro diritto comunicarLe questa preoccupazione e questo nostro grave disagio e abbiamo fiducia che Lei voglia farsene latore con chi questa Nazione governa.
La seconda ragione per cui Le scriviamo riguarda, invece, più direttamente il Suo ruolo e le Sue funzioni.
Le recenti norme introdotte dal Ministro Gelmini, come certamente sa, aumentano sostanzialmente il numero di alunni per classe, al fine di tagliare drasticamente i fondi per la Pubblica Istruzione.
Non intendiamo, ovviamente, intavolare con Lei un dibattito politico a questo proposito. Vogliamo piuttosto chiedere la Sua attenzione su ben altro.
A fronte delle richieste del Ministero, l'Ufficio Scolastico Provinciale di Treviso si è limitato a tagliare le cattedre e ad aumentare il numero di allievi per classe, senza tenere in minimo conto se le strutture esistenti fossero in grado di soddisfare alla richiesta nel rispetto delle normative
di sicurezza allo stato vigenti.
Tutto ciò ci fa sensatamente credere che anche qua in Veneto e nella nostra Treviso, i nostri figli e allievi si rechino ogni giorno in aule che, in molti casi, sono fuori norma, inadeguate e obiettivamente pericolose.
A ciò va aggiunto lo stato dell'edilizia scolastica tutta della Provincia, che avrebbe bisogno di un'analisi accurata per quanto riguarda molti aspetti riguardanti la sicurezza: dalla presenza di materiali tossici (eternit), alla mancanza di una serie di misure atte a prevenire ogni genere di pericolo (incendio, terremoto, stati di panico, primo intervento medico, normative riguardanti gli impianti elettrici e quant'altro) sia per gli allievi, che per gli insegnanti e il personale tutto della scuola.
Su tutto ciò siamo certi che Lei non vorrà esimersi dall'effettuare ogni accertamento ed eventualmente intervenire, per far sì che tutte le situazioni inadeguate e pericolose vengano al più presto rimosse, o che, al contrario, l'Ufficio Scolastico ne tenga, come DEVE, adeguato conto nella formulazione degli organici di fatto e di diritto, al di là delle richieste che vengono da Roma e dalle nuove parametrazioni stabilite dal Ministro Gelmini.
In Italia si può morire di scuola, è già successo: Lei certamente lo ricorderà, come noi.
RingraziandoLa della Sua attenzione, e in attesa di una Sua cortese risposta.
SCUOLANDIA con 236 firme
Il Prefetto non ha ancora risposto...
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